Emilia Clarke: tra la nomination agli Emmy e il recitare con Drogon

Giovedì  sono stati annunciati i candidati agli Emmy Awards 2015, e la HBO si è comportata come un ladro di Fondo delle Pulci, ottenendo ben 24 candidature – inclusa quella per la madre dei draghi, Emilia Clarke.

Abbiamo parlato con la Clarke subito dopo aver saputo la buona notizia e abbiamo ottenuto la sua reazione, insieme ad un sacco di succosi dettagli sulla nuova stagione, e qualche informazione su com’è volare dall’altra parte del mondo per gli Emmy Awards e poi ritornare subito sul set.

Congratulazioni: 24 candidature per Game of Thrones, inclusa una per te stessa come Miglior Attrice Non Protagonista in un dramma. Dove ti trovavi quando l’hai saputo?

Grazie.  Vuoi ridere? Ero dal dottore, aspettavo di entrare. È stato un momento davvero imbarazzante. Immagina di essere una ragazza britannica che sta aspettando nello studio del dottore, e hai appena ricevuto la notizia migliore del mondo e sei elettrizzata e parli a voce un po’ troppo alta al telefono. Tutto quello che vorresti fare è gridare e ci sono tutte queste persone che ti squadrano pensando, “Ma questa di cosa si è fatta?” Quindi sì, ho dovuto provare a contenere la mia gioia in quel momento. In ogni caso, è stato fantastico.

Emilia Clarke photoshootHai contattato Lena Headey [nominata nella stessa categoria] per congratularla? Avete parlato?

Non abbiamo parlato, ma abbiamo usato altri mezzi per farci le congratulazioni a vicenda.

Esiste una lunga, pazza catena di messaggi tra i membri del cast di Game of Thrones, che sono impazziti per la notizia?

Penso di sì, certo. Io credo di averne cinque. Sai cosa intendo? Ci sono Dave e Dan [i creatori della serie, David Benioff e D.B. Weiss] e gli addetti stampa, e gli attori e i tuoi agenti. C’è un sacco di roba che succede. E tutti da parrucchieri a make-up artist, ai costumisti. È incredibile e davvero meritato. Mi rende così orgogliosa perché lavoriamo davvero duramente a questa serie, la gente ci mette tanto impegno e amore. E quando dico “la gente”, intendo le migliaia di persone che lavorano alla serie. Essere riconosciuti con queste candidature mi rende davvero felice.

Ventiquattro candidature: è un numero davvero impressionante. Per questa stagione, cosa pensi sia stato apprezzato dagli Emmy?

Penso dipenda da diverse cose. Credo che siamo arrivati ad un punto davvero soddisfacente, per quanto riguarda la trama. Stiamo di nuovo vedendo personaggi che si incontrano; stiamo entrando nel vivo della situazione. E penso alla gente, che è presa da questi personaggi da cinque stagioni. Dunque penso sia una combinazione di queste cose e per questo, con ogni stagione, Game of Thrones diventa un po’ più grande. I set sono diventati più elaborati, gli effetti speciali più frequenti. Semplicemente, la crescita della serie è impressionante. Quello, unito ai migliori copioni che si possano trovare. Penso che sia una combinazione vincente.

Gli effetti speciali sono diventati meno frequenti?

No, più frequenti. Leggi una scena dal copione e dici “Ok, wow, quello è un effetto speciale, anche quello, oh ecco un altro combattimento, ecco un’altra battaglia. O mio Dio, ci sono altre persone che ritornano in vita…”

E la scena ad Aspra Dimora, incredibile.

O mio Dio, esatto. Epica.

La tua prima candidatura agli Emmy come Miglior Attrice Non Protagonista in un dramma era per l’episodio “And Now His Watch Is Ended” (3×04), in cui il tuo personaggio riprende il suo drago, facendogli bruciare i proprietari degli schiavi, e liberi la gente di Astapor. Quanta strada credi abbia fatto il tuo personaggio finora, e perché ha nuovamente trovato una connessione con la Television Academy?

I draghi sono stati introdotti nella prima stagione. E penso che chiunque, me compresa, stesse aspettando che crescessero. E poi “Wow, i draghi sono creature che volano e possono sopportare il peso di un essere umano. Quindi uno più uno, uguale Dany cavalca un drago.” E Dany ha cavalcato un drago! Sono soddisfazioni.

Da spettatrice, impieghi ore del tuo tempo. Hai cercato su Google gli alberi genealogici. Hai dovuto mettere in pausa o mandare in indietro per dire “A che famiglia appartiene quel personaggio? So che è importante!” O hai pianto quando alcuni personaggi sono morti. O ti sei appassionata a nuovi personaggi quando sono stati introdotti e hai apprezzato i copioni. Penso che ora il pubblico si senta orgoglioso per aver investito così tanto tempo nella serie. E adesso stanno ricevendo ricompense con questi momenti epici, come Dany che cavalca un drago. Quindi immagino sia un miscuglio di queste cose.

Torniamo indietro a quella scena in cui cavalchi il drago, dove ci siete praticamente tu e la tua immaginazione da attrice. Cosa pensi ora di quella scena? Sembra che il rischio sia stato ripagato, è un gran episodio.

Mi fa ridere, perché la realtà del girare quella scena, come succede con ogni scena con effetti speciali “fisici”, è che è davvero poco glamour. Sono le 14:30 e tutti stanno pensando al pranzo. E c’è una specie di aspirapolvere che ti soffia aria in faccia e un uomo che fa [Emilia fa dei suoni] “eh-he-eh-ie” per cercare di ottenere i movimenti giusti. E poi c’è gente che corre da una parte all’altra, gridando. In tutto questo ci sono io, l’attrice, ed è stato uno dei momenti più divertenti da girare. Perché è qualcosa che avevo sperato accadesse, qualcosa di cui David, Dan ed io abbiamo parlato per molto tempo. E anche perché era un momento davvero privato. Non sono lì che libero migliaia di schiavi e faccio un discorso in Valyriano. È un momento così bello, privato, proprio epico. Veramente magico.

Sei emozionata all’idea di essere contro Lena per ottenere il premio? Come vi divertirete in questa situazione? Avete già iniziato a punzecchiarvi?

Direi che sicuramente ci divertiremo moltissimo. Ammiro – sul serio, per tutto quello che dirò ora tu penserai “Oh sì, ovvio che tu dica questo, certo che lo sei.” Ma in tutta onestà, mi ricordo di averle chiesto dei consigli per la prima stagione. La ammiro tantissimo. Penso che il lavoro che faccia nella serie sia eccezionale. E penso che sia così coraggiosa. In ogni stagione, il suo personaggio e la sua storia vengono sempre più complicate, incasinate in un modo fantastico. E poi nell’ultima stagione l’abbiamo vista venire buttata giù dal suo piedistallo, dalla sua posizione di potere. Ed è lì che vediamo un’interpretazione davvero di pancia, viscerale, profonda. Mi ha spezzato il cuore. Sono così entusiasta, incredibilmente felice e orgogliosa di ogni persona che ha a che fare con la serie, e di tutti coloro che l’hanno resa possibile. Lena ed io non avremmo ricevuto queste candidature se non fosse stato per le altre 22 e per tutte le persone che hanno fatto sì che accadesse.

Anche Peter Dinklage è stato nominato, e in questa stagione hai lavorato con lui, sul set, per la prima volta. Com’è stato?

È davvero un figo. Tutti vogliono passare del tempo con Peter. È il ragazzo più popolare della scuola. Sono tutti “O mio Dio, oggi Peter mi ha fatto una battuta.” E poi senti dagli altri reparti quanto sia divertente girare con lui, e poi quando lo fai anche tu, rimani, “è vero! È davvero una persona divertente.” È così divertente e affascinante, bello e talentuoso. Ogni tanto incontri degli attori che davvero migliorano le tue giornate, e Peter è esattamente quel tipo di persona.

Hai aspettato cinque anni per poter finalmente lavorare con lui.

Lo so. O Dio, ci hanno messo un bel po’, non trovi? Però sì, è successo.

Sai cosa succederà al tuo personaggio nella prossima stagione? Ti hanno dato degli indizi?

Oooooh. Oooh succederanno così tante cose. Lo dico perché ovviamente ho letto il copione. Muahahah! So alcune cose, è davvero entusiasmante. In una stagione, l’ho detto altre volte, ma ci saranno diverse puntate che (giustamente) servono per quello che succederà dopo. E ci sono alcuni episodi in cui sei così, “Ok, ci state dando informazioni, lo capisco. Stiamo scoprendo qualcosa riguardo a questa persona. E conosciamo quella persona. E oh, ecco quella persona.” Ma in questa stagione che stiamo girando, non c’è niente di tutto questo. È tutto vai,vai,vai,vai. Da un momento scioccante all’altro. Da un momento epico all’altro. È folle, è epico. E sicuramente Dany è una parte di tutto questo.

Pensi che Dany abbia imparato dal suo fallimento come sovrana, della scorsa stagione?

Penso che ora si trovi su una traiettoria che va verso l’alto, che stia davvero imparando dagli errori che ha fatto come regina. Non si tratta tanto di imparare dagli errori passati, ma più che altro di credere in sé stessa ed essere sicura delle decisioni che sta per prendere. Ed avere abbastanza sicurezza da prendersi piena responsabilità per queste decisioni.

Ha l’intelligenza della strada; è stata abbastanza furba da togliersi l’anello, in quell’ultima scena.

Esatto! Amava quell’anello, ma l’ha sacrificato perché c’erano delle persone che stavano andando a cercarla. Credo che ci sia ancora davvero tanto che succederà con Daenerys; è un personaggio entusiasmante.

Quindi pensi che voi del cast andrete agli Emmy insieme, visto che ci sono così tante persone nominate? Credi che sarà una grande festa, con tutti quelli di Game of Thrones? Di solito state insieme?

Spero veramente di sì. Il fatto è che sono proprio in mezzo al nostro calendario. Quindi inizia la guerra del “Ma io devo andare. Tu puoi restare e girare le tue scene. Io voglio andare agli Emmy.” Penso che lo sentirò molto. “Ho già il vestito, quindi vinco io.” Oppure saranno molto furbi e smetteranno di girare per un po’. Ma quello porterebbe a grosse ripercussioni, quindi non so se potrebbe succedere, ma vedremo.

la-et-hc-emilia-clarke-on-game-of-thrones-20150716Com’è volare dall’altra parte del mondo per partecipare ad una cerimonia di premiazione, e poi tornare indietro ed essere la madre dei draghi?

È abbastanza divertente. Ricordo di averlo fatto, non l’anno scorso, ma quello prima. Ho fatto, sul serio, Londra, Belfast, Los Angeles, Croazia in 40 ore, o qualcosa di simile, folle. È stato bizzarro. Penso di essere entrata sul set tipo, “Penso di essere ancora ubriaca o con in postumi della sbornia, non sono sicura. Facciamolo. Saliamo su un cavallo. Cavalchiamo attraverso il deserto. Liberiamo degli schiavi. Andiamo.”

È stato difficile imparare di nuovo il Dothraki?

Mmm…sì, un po’ sì. È strano. Non so se sia una cosa psicologica, perché sono un’attrice strana. Ma trovo più semplice imparare il Valyriano del Dothraki, il che è strano, dato che la lingua madre di Daenerys è il Valyriano. Ma sì, ecco, il Dothraki non è il mio forte. La frase più strana di sempre.

Sei stata la Khaleesi in terre selvagge e la regina di una città antica. Quale versione preferisci girare: Dany selvaggia o Dany regina?

Allora, è un po’ di entrambi. Perché all’inizio pensi, “Oh, ciao bei vestiti. Guarda questo trono. Ho intorno un sacco di bei ragazzi barbuti, molto bene.” E poi, dopo un po’, pensi, “Oh, ma voglio fare qualcosa.” E poi ti buttano di nuovo nella zona selvaggia e sei “Figo, fantastico; sporcati le mani.” E dopo un minuto, probabilmente direi, “Oh, non mi dispiacerebbe se quei bei ragazzi con le lance tornassero e mi trasportassero fino al mio trono.” Quindi va bene, perché riesco ad avere un miscuglio delle due cose. Ma devo ammettere, mi piace essere al centro dell’azione. Mi piace sporcarmi le mani nella zona selvaggia. Penso sia la mia scelta. E sono sicura che esista un felice equilibrio di entrambi.

E com’è Drogon? È un attore che dà molto? Usate la bravura l’uno dell’altro nelle scene?

Ooooh, è bravissimo. È così….dà e dà. Sì, ci sono dei momenti in cui pensi, “Sto impazzendo. Mi stanno filmando mentre parlo da sola (praticamente) o ad una cosa verde di polistirolo attaccata ad un palo di legno. Che cavolo?” Ci sono giorni in cui sei “Ummm…solo io.” Ed è un giorno intero. Io e la crew andiamo molto d’accordo perché sono solo io. Se succede qualcosa, di sicuro la colpa è mia. O è la calza verde o sono io, quindi probabilmente sono io. Per fortuna [Drogon] parla la lingua comune, dico solo questo. Perché se gli dovesse parlare in Valyriano tutto il tempo, sarebbe un po’ troppo.

 

Traduzione: Alessandra P.
Fonte: Los Angeles Times

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