George R.R. Martin: La prosa e la televisione hanno diverse forze.

George R.R. Martin, per gli amici, lo Zio George, è stanco di leggere mille commenti sulla differenza tra serie e libri.
In occasione della messa in onda del sesto episodio, si è ritrovato tantissimi commenti sul suo Not a Blog.
Ha deciso quindi di rispondere e chiarire le cose per l’ennesima volta.

author George R.R. Martin

Ecco la traduzione del post pubblicato quest’oggi dallo Zio:


Sto ricevendo tantissime e-mail e commenti fuori tema su questo blog, riguardo all’ultimo episodio di Game of Thrones. Non è imprevisto.

I commenti…  a prescindere dal tono…sono stati cancellati. È dalla prima stagione che dico che questo non è il posto per dibattiti o discussioni sulla serie Tv. Per favore, rispettate questa decisione.

Ci sono posti migliori per queste discussioni: Westeros, Tower of the Hand, Watchers on the Wall, Winter Is Coming, la sezione dei commenti dei critici televisivi che seguono la serie: James Hibberd, Alyssa Rosenberg, Mo Ryan, James Poniewozik e i loro colleghi. (e Game of Thrones – Italy, vero zio?) Sono sicuro che su tutti quei siti siano in corso dei sani dibattiti.

Molti fan mi hanno chiesto di commentare.

Lasciatemi ripetere quanto ho detto in precedenza.

Zio GeorgeQuanti figli ha avuto Rossella O’Hara? Tre, nel romanzo. Uno, nel film. Nessuno, nella vita reale: era un personaggio immaginario, non è mai esistita. La serie è la serie, i libri sono i libri; due modi diversi di raccontare la stessa storia.

Ci sono state delle differenze tra i libri e la serie fin dal primo episodio della prima stagione. E, da altrettanto tempo, io ho parlato dell’effetto farfalla. Piccoli cambiamenti che portano a grandi cambiamenti che portano a cambiamenti enormi. L’HBO lavora all’impossibile ed impegnativo compito di adattare i miei lunghi (estremamente) e complessi (esageratamente) romanzi, con i loro strati di trame e sotto trame, i loro colpi di scena e contraddizioni e narratori inaffidabili, cambi di punti di vista e ambiguità, e un numero di personaggi che supera il centinaio.

È esistita raramente una serie Tv così fedele al materiale di riferimento, in linea di massima (se lo dubitate, parlate con i fan di Harry Dresden, o i lettori dei romanzi di Sookie Stackhouse, o i fan dei fumetti di The Walking Dead)…ma più la serie continua, più grandi le farfalle diventano. E ora abbiamo raggiunto il punto in cui il battito delle ali di una farfalla provoca tempeste, come quella che al momento sta intasando la mia e-mail.

La prosa e la televisione hanno diverse forze, diverse debolezze, diversi requisiti.

David, Dan, Bryan e HBO stanno cercando di realizzare la serie televisiva migliore che possono.

E io sono qui che cerco di scrivere i romanzi migliori che posso.

E sì, ancora e ancora, avranno differenze. Due strade che divergono nell’oscurità dei boschi, presumo…ma tutti abbiamo ancora in mente che alla fine arriveremo nello stesso posto.

Nel frattempo, speriamo che sia i lettori che gli spettatori si godano il viaggio. O viaggi, come in questo caso. A volte le farfalle crescono e diventano draghi.

(Chiudo i commenti in questo post. Andate a discutere sugli altri siti che ho menzionato. E per coloro che potrebbero essere curiosi riguardo alla direzione che stanno prendendo i libri, vi rimando ai capitoli di WINDS OF WINTER sul mio sito).

 

Traduzione: Alessandra P.
Fonte: George R.R. Martin’s Not a Blog

 

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