George R. R. Martin non è dispiaciuto per la sua assenza al SDCC

George R.R. Martin


Anche se sotto certi aspetti il panel di Game of Thrones del Comic-Con di San Diego sembra aver allargato l’ampiezza del Continente Occidentale, c’erano molte assenze notevoli. Una delle persone che mancavano è l’uomo che è stato una presenza base del SDCC in questi ultimi anni, anche prima che Game of Thrones diventasse una serie televisiva di successo mondiale. George R. R. Martin è famoso per la sua presenza alle convention quasi quanto lo è per aver scritto Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco – in parte perché i fan si sono lamentati della sua partecipazione alle conferenze invece di finire… bè, lo sapete.

È stata una questione importante quest’anno quando Martin ha annunciato che avrebbe ridotto le sue presenze alle convention e si sarebbe messo d’impegno per finire di scrivere quello che chiama affettuosamente “Il figlio di King Kong” (The Winds of Winter), nella speranza che possa essere pubblicato prima che inizi la sesta stagione dello show. Alcuni speravano che potesse essere abbastanza vicino a finire il romanzo così da poterlo pubblicare e presenziare comunque al SDCC, ma non era destino. Martin è rimasto a casa e, anche se ha ammesso in un post sul suo blog che è stato un po’ strano non esserci, sapendo che era in corso, è comunque in pace con sé stesso.

Stare a casa era la decisione giusta. Sono appena tornato da Chicago e dagli show dei Dead, e prima ero in Europa, e non è che HBO avesse bisogno di me a San Diego per rappresentare lo show… non con così tanti membri del cast disponibili. Ho così tanto lavoro da fare, sono in ritardo su tutto, e devo partecipare a un matrimonio in New Jersey fra qualche settimana, e poi c’è il WorldCon… e a dire la verità, San Diego è diventata opprimente negli ultimi anni. Ci sono sempre delle buone occasioni per vedersi con gli amici e divertirsi con il cast, ma non è più come se potessi passeggiare e cercare vecchi fumetti, come facevo una volta.

Fra i rischi della fama internazionale c’è il fatto che Martin non può più godersi il Comic-Con nel semi-anonimato come faceva una volta. Ma quel riferimento alla partecipazione al WorldCon è un buon segno. La World Fantasy Convention è uno degli altri pellegrinaggi annuali di Martin, e l’autore aveva ritenuto giusto scusarsi con i partecipanti per il fatto che lo stesse eliminando dai suoi programmi per finire TWOW. Ma, come aveva detto allora, se riuscisse a completare il sesto libro, potrebbe sempre cambiare idea. Che abbia deciso di andare? E se fosse così, questo significa che “Il figlio di King Kong” è vicino ad essere pubblicato e a rivelare il destino di Jon Snow?

 

Speriamo di scoprirlo al più presto.. Intanto ritorniamo alla nostalgia di Martin per il Comic Con!
Intervista dell’anno scorso ad Uncle George! Si lascia prendere dai ricordi, che tenero!

 

Traduzione: Chiara B.
Fonte: Winter Is Coming

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