Sophie Turner parla del macabro finale di Battle of the Bastards

Come tutti sappiamo l’evoluzione di Sansa Stark è stata molto lenta e per molti fan addirittura noiosa.
C’è chi la odia, c’è chi la ama… l’unica certezza è che dopo il finale di “Battle of the Bastards” abbiamo la conferma di trovarci davanti un personaggio molto diverso da quello della prima stagione.

“Tutti mi dicevano, ’Spero che sia tu ad uccidere Ramsay’ afferma Sophie Turner parlando a Entertainment Weekly.

“È stato fantastico!” continua l’interprete della giovane Stark
“Mi piaceva molto l’idea della Battaglia dei Bastardi. Mi piaceva anche l’idea che Jon uccidesse Ramsay… Ma poi mi sono detta, no, Sansa deve avere la sua prima uccisione e deve essere Ramsay. Nessuno tranne lei può ucciderlo. E quando in pratica le dicono, “È tutto tuo. ‘ Io ero tipo ‘Siii!!’
Lei lo abbandona a morte sicura, si allontana senza nemmeno guardarlo morire. È una bella scena, ben scritta, ed è grandioso aver avuto la mia prima uccisione.”

Quando le hanno chiesto se quello che ha detto Ramsay nei suoi ultimi momenti fosse corretto, che lui ha avuto un impatto così forte su Sansa da averla cambiata per sempre, e che ha lasciato il segno su di lei, ha detto:

“Sicuramente, si vede da come lo guarda in questa scena. Con Joffrey era diverso. Era un ragazzino ed era sempre molto arrabbiato con lei. Mentre con Ramsay poteva avere un po’ di serenità e poi lui si dimostra un grandissimo bastardo – in tutti i sensi del termine.  Lui si è insinuato dentro di lei e l’ha violata in modo tremendo. Ha lasciato il segno in senso mentale e fisico. Lei non potrà mai più riprendersi quella parte di sé.”

Sansa ha anche cambiato totalmente le sorti della battaglia riuscendo ad ottenere l’aiuto dei cavalieri della Valle.
Senza l’aiuto di Ditocorto infatti il destino di Jon e del suo esercito sarebbe stato segnato.

“Jon non la ascolta,” nota Sophie. “lei riesce ad ideare un piano alle sue spalle e loro hanno bisogno di questo. Quindi è lei che ha salvato la giornata, ma non riceve ringraziamenti. La sua ricompensa è uccidere Ramsay.

Sophie ha anche parlato della determinazione di Sansa contro le probabilità, la vendetta e la lotta contro il patriarcato. (intervista tratta da MakingGameOfThrones.com)

HBO: Sansa è entrata in battaglia con l’aspettativa che fosse Ramsay a vincere?

Sophie Turner: Sansa non si aspettava di vincere questa battaglia, ma ci sperava. Lei ha fede negli eserciti delle Casate, ma è comunque un grosso rischio. La vede solo in modo meno pessimistico e con più determinazione. Si rifiuta di tornare da Ramsay; preferirebbe morire. Allo stesso tempo, conosce le tattiche di Ramsay e come funziona la sua mente. Credo che pensi di essere in vantaggio.

HBO: Che cosa impedisce a Jon di vedere Sansa come una leader forte e una voce valida durante la pianificazione della battaglia?

Sophie Turner: Jon, specialmente all’inizio, sottovaluta Sansa ma con il tempo la vede dimostrare la sua competenza. Credo che i confini sociali del periodo in cui GoT è ambientato si basino sul fatto che questi uomini vedano ancora le donne come meno capaci nel formulare un piano d’attacco o qualunque cosa che sia tipicamente un’attività “maschile.” Il patriarcato è molto reale, anche in un mondo fittizio come questo.

HBO: Cosa significa per Sansa avere finalmente la possibilità di ordinare e guardare la morte di Ramsay?

Sophie Turner: Significa molto perché finalmente ha la possibilità di vendicarsi direttamente per quello che le ha fatto. Emotivamente, è così gratificante vedere quest’uomo soffrire per quello che ha fatto, ma lo è anche aver avuto da Jon l’opportunità di decidere da sola su qualcosa che normalmente sarebbe di sua competenza. Il fatto che non debba convincerlo a darle quest’occasione è molto importante ai suoi occhi, perché è la prima volta in questa stagione che Jon la riconosce come capace di assumere il comando.

HBO: Com’è stato filmare gli ultimi momenti di Ramsay con Iwan Rheon?

Sophie Turner: È stato molto, molto, intenso. Era qualcosa che dovevamo fare alla perfezione. Ci abbiamo messo alcuni giorni perché avevamo bisogno che la reazione di Sansa non fosse soltanto di soddisfazione, ma anche di brama di guardare ancora, più a lungo e con più forza. Iwan è stato grandioso. È una scena molto intensa per lui, guardarlo è stato incredibile. Ha dato al suo personaggio la morte che meritava. Se ne va con un botto.

Vi sono piaciuti i momenti finali di Ramsay e l’evoluzione di Sansa?

 

Traduzione: Mariarosaria M.
Editing: Alex A.

CrioXander

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