VOGUE intervista Lena, Sophie, Maisie e Gwendoline

Le star di Game of Thrones ci dicono cosa aspettarci dall’ottava ed ultima stagione!

Game of Thrones ci ha insegnato una cosa, per creare un fenomeno culturale ci vuole una dedizione totale, che in questo caso include la costruzione di un mondo gigantesco, trame intricate e tanto sangue. Gli spettatori si sono quadruplicati dal 2011, la settima stagione aveva in media 30.6 milioni di spettatori per episodio – più delle popolazioni di Grecia e Belgio messe insieme; e per sette anni di fila è stato lo show più piratato al mondo. I fan si concentrano su ogni minimo dettaglio che emerge dal set notoriamente riservato, si arriva addirittura a speculare grazie alla grandezza dei green screen utilizzati e alla scelta delle corone per ogni personaggio.
È riduttivo dire che l’ultima stagione è la più attesa tra i ritorni televisivi.

Lena Headey, 45, che interpreta Cersei (ndT: alziamo tutti i calici di vino), arriva per prima sul set. Gwendoline Christie, che con la sua altezza di 1,90 m è stata scelta per interpretare Brienne, arriva poco dopo: “Eccola qui! La signora del giorno!” esclama Lena. Gwendoline fa una voce da assistente e dice: “Quando vuoi”, come se stesse dicendo a Lena di andare sul set. Scoppiano a ridere.

Sophie Turner, adesso nel ruolo principale del franchise degli X-Men con Dark Phoenix, urla quando vede Lena e corre ad abbracciarla: “Non ti vedo da un sacco!” Maisie Williams, era già in attesa di Sophie. Le giovani attrici hanno dei veri eserciti di fan che le hanno soprannominate #Mophie, ma le due ragazze sono legatissime, Maisie chiede “Lei è arrivata?” e caccia un urlo quando le confermano che la sua migliore amica è presente.

L’atmosfera ricorda una rimpatriata del liceo. Gli attori hanno lavorato insieme per quasi 10 anni. GoT è stato “un pezzo della mia esistenza” dice Gwendoline, mentre Lena è molto più diretta, è durato a lungo, quanto “avere due bambini e un divorzio.”

Maisie e Sophie avevano 12 e 13 anni quando sono state scelte per interpretare Arya e Sansa Stark. Le loro vite sono cambiate sia nella serie che nella vita reale.
Lena dice: “I più vecchi di noi esclamano ‘Ci ha distrutti!’ poi guardi Maisie  e Soph che erano delle bambine e adesso sono due donne incredibili. È una cosa da matti!”

È facile dimenticare quanto fosse rischioso questo show all’inizio. Game of Thrones è arrivato nel 2011, un momento poco magico nell’intrattenimento, Il Signore degli Anelli era finito da un pezzo e i film di Harry Potter erano appena terminati. I critici storcevano il naso all’idea di una serie fantasy che combinava draghi in CGI, violenza in stile Tarantino e intrighi politici.

“Non sapevamo niente” dice Lena. “Fai l’audizione, ottieni il lavoro e poi pensi ‘Qualcuno lo guarderà?’”

E qualcuno l’ha guardato. Dopo un inizio lento, i produttori esecutivi David Benioff e Dan Weiss, hanno dato fuoco agli ascolti quando hanno ucciso quello che sembrava il protagonista, Ned Stark. Il pubblico era entusiasta nel sapere che nessuno era al sicuro, fatto confermato dalle molteplici morti che si sono susseguite. Personaggi amati dal pubblico sono stati avvelenati, pugnalati, bruciati, divorati dai cani, trafitti dalle frecce, morti di fame, decapitati e bruciati sul rogo. Ciò crea una visione unica, ogni episodio dell’ultima stagione è costato 15 milioni di dollari (gli episodi di Stranger Things sono costati 8 milioni per episodio).

All’inizio della nuova stagione, i personaggi di Maisie, Sophie e Gwendoline sono rintanati a Winterfell. L’esercito dei non-morti sta marciando verso di loro. Più a sud, Cersei sta pianificando di spazzare via gli Stark e ogni altra minaccia al suo regno.
Comprensibilmente, c’è un po’ di stanchezza nel gruppo. La stagione conclusiva ha richiesto 10 mesi di riprese, tra cui una scena di lotta molto attesa che è stata girata all’aperto per 55 notti prima di trasferirsi in uno studio per altre settimane.

“Tutto l’allenamento del mondo non avrebbe potuto prepararmi per la quantità di energia necessaria per le riprese notturne”, dice Maisie. “Arrivi al punto in cui sono le quattro del mattino e ti guardi intorno, ‘Questo è ridicolo. Che cosa stiamo facendo?'”

La segretezza dello show è tale che anche Gwendoline si zittisce quando le viene chiesto della battaglia: “C’è una crescente oscurità a Westeros”, dice. Lena è più cauta riguardo all’intera esperienza. “Sono ore lunghe e di duro lavoro”, dice. Tra la stanchezza c’è l’orgoglio e un palpabile senso di lutto quando l’azione finisce. Ci sono state lacrime negli ultimi giorni sul set.

Quando è arrivato il momento di girare la scena finale di Sophie, lei dice che: “Non riuscivo a controllarmi. Ho pianto per ore e ore una volta finito. È stato come lasciarsi alle spalle un personaggio con cui sono cresciuta. È quasi come una morte. ”

Quando Game of Thrones è cominciato, non ci sono state esclusioni di colpi su nudità femminile, stupro e violenza. Il personaggio di Sophie, in particolare, Sansa è stato messo a dura prova.

Sophie: “Ci sono alcune persone che fanno commenti del tipo: ‘È uno spettacolo misogino perché tutte queste donne vengono violentate'”, dice appassionatamente. “[Ma] la maggior parte dei vincitori sono donne.” Maisie è d’accordo: “Direi che i personaggi chiave di questa stagione sono tutti femminili, ed è per questo che è così incredibile che oggi stiamo facendo questo servizio fotografico

Grazie ai lunghi archi narrativi, i personaggi femminili stanno maturando e sviluppandosi nel tempo. Brienne, per esempio. Interpretare una guerriera dal cuore d’oro ha lasciato un’impressione profonda su Gwendoline.

“Vedo Brienne come una moderna Giovanna d’Arco”, dice. Riuscirà a consumare la sua tensione romantica con Jaime o con Tormund? “Quello che dirò è che sono felice di vedere più della donna Brienne in questa stagione”, scherza.

Lena sostiene che, insieme a Martin, il piano dei produttori è sempre stato rovesciare il patriarcato di Westeros. “Ecco perché potevano accettare tutte le critiche: sapevano cosa stava arrivando e cosa avevano in serbo per queste donne”, dice. Ne dubitava mai? C’è un lampo dello sguardo di Cersei. “No.”

Lena lo saprebbe: ha avuto un sacco di incontri con uomini prepotenti, dopo aver parlato del bullismo che ha sopportato sul set di The Brothers Grimm e di un incontro quasi mancato con Harvey Weinstein (è scappata quando la chiave magnetica per la sua camera d’albergo non ha funzionato). Cosa farebbe Cersei a persone come lui? “Hot dog in vendita”, dice, sorridendo.

Come regalo di addio, a ogni attore è stato dato uno storyboard delle scene preferite di Weiss e Benioff – Lena ha ricevuto il “momento in cui Cersei siede sul trono e Jaime torna e la vede”.

Sophie si è portata a casa il suo corsetto. “Tutti gli altri hanno qualcosa che li accompagna durante lo show, come una spada, io non avevo niente che rimanesse uguale tranne il mio corsetto!”

Per quanto riguarda la festa di fine riprese?

In linea con il famoso motto di Casa Stark, “L’inverno sta arrivando”, HBO ha chiamato gli Snow Patrol a suonare per il cast e la troupe a Belfast; i filmati caricati più tardi su Twitter mostrano una folla brilla che canta sul tema della sigla dello show.

“Arrivederci, Belfast”, ha postato  Maisie su Instagram l’ultimo giorno di riprese. “Arrivederci, Arya. Arrivederci, Game of Thrones. Che gioia ho avuto.”

Beh, non proprio addio. HBO sta già lanciando un prequel di Game of Thrones ancora senza titolo, ambientato migliaia di anni prima dell’originale, con Naomi Watts che ha firmato per diventare una misteriosa socialista carismatica. E questa non è la fine per le donne di Westeros. Stanno già comparendo nei rispettivi progetti – Lena ha diretto un video musicale con Maisie per la cantautrice inglese Freya Ridings – e si siedono insieme in prima fila alle sfilate di moda. Meglio ancora, hanno anche una loro chat di gruppo.

“È questo grande gruppo WhatsApp con David e Dan e tutto il cast“, dice Sophie. “Si chiama ‘Game of Thrones Alumni’.”
“In realtà, abbiamo cambiato il nome. Si chiama ‘mates’ adesso.”

Ma se invece le attrici si intervistassero a vicenda? Ecco le domande che si sono poste!

Traduzione: Mariarosaria M.
Editing: Quinn

Qua trovate due scansioni dell’articolo su VOGUE.

(cliccate sulla foto e si aprirà in un’altra scheda per leggerlo!)

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