Nikolaj Coster-Waldau su Game of Thrones e Jaime Lannister

Come Jaime Lannister, Nikolaj Coster-Waldau interpreta uno dei personaggi più importanti dello show più famoso al mondo. Ma lui e milioni di danesi vorrebbero farci sapere che questo non significa che lui è buono. O speciale. 
Godetevi questa bella intervista!

NIKOLAJ COSTER-WALDAU ha passato 10 anni della sua vita a interpretare Jaime Lannister, uno dei personaggi centrali dello show più famoso al mondo e dallo scorso giugno ha finito il suo lavoro. Si suppone che qualcuno che ha vissuto un’esperienza del genere e poi la veda finire abbia dei pensieri a riguardo, ed è così, Nikolaj ha un modo pragmatico, equilibrato e presumibilmente molto danese di pensare a queste cose. Ma al momento deve decidere se accettare o meno il caffè di funghi. 

 “Mi farà sballare?” chiede.

“No,” dice il ragazzo che gli sta offrendo il caffè, quasi scusandosi. Lui si occupa della gestione di un poligono di tiro con ascia a Nord Hollywood, io e Nikolaj abbiamo appena finito di tirare delle asce contro dei bersagli di legno e al momento il nostro eroe vuole solo una bevanda calda e tutto quello che hanno è una miscela di  funghi Cordyceps macinati. Il ragazzo spiega che non contiene caffeina e che mette di buonumore.

“Perfetto. Sarebbe fantastico.” Risponde NIkolaj. Mentre il ragazzo va a fare il caffè, che è sorprendentemente bevibile quando arriva, nonostante sia una via di mezzo tra bevanda e brodo. Bisogna fare attenzione quando ti chiedono se vuoi dei funghi, dice Nikolaj. Di recente ha visitato un negozio di cannabis e non riusciva a credere a come siano cambiate le cose. 

Siamo già ad un impasse, io devo fargli delle domande sull’ultima stagione di GoT e una delle regole del suo lavoro è che non può dirmi praticamente niente. Lui sa come finisce. Pensa che il modo in cui finisce sia fantastico. Il suo ultimo giorno sul set è stato bello ed emozionante.

“Credo di avere della polvere nell’occhio” dice.

Quando gli chiedo com’è stata la festa di fine riprese, mi dice solo che c’erano un sacco di persone e che erano, ci mette del tempo a scegliere la parola giusta, come se fosse uno spoiler, “divertenti.”

Forse la parte emotiva sulla fine dello show non è ancora arrivata, forse non arriverà mai; lui non lo sa. “Forse in autunno, quando non torneremo a Belfast, e allora dirò qualcosa tipo ‘Oh, allora è finita per davvero.’”

Quello che sente adesso è orgoglio, “che D.B. Weiss e David Benioff siano rimasti fedeli alle loro idee e abbiano detto, ‘Questa è la storia che vogliamo raccontare; non la allungheremo’, sono certo che la HBO avrebbe voluto un altro paio di stagioni. Il pubblico c’è sicuramente. Ma penso che gli spettatori saranno contenti che finisca, questa era un’unica storia, dall’episodio 1 all’83, e noi l’abbiamo raccontata.”

Gli chiedo se ha mai pensato ‘Avrei potuto farlo per qualche altro anno.’

Non ne è sicuro.

“L’ultima stagione è stata veramente intensa”

Sicuramente non dev’essere stato facile partecipare alla famosa Lunga Notte, 55 notti di riprese al freddo e al gelo. “Una cosa micidiale, ma essendo l’ultima stagione mi sono detto Sì, possiamo farcela.”

Nikolaj ha 48 anni, porta delle New Balance bianche e c’è del grigio tra I suoi capelli biondi.

Ha lavorato in diversi film americani prima di GoT, ha interpretato cecchini, mariti infedeli e il tipo di persona che punta la pistola contro Tom Cruise in uno dei suoi film. Anche nelle parti più piccole sembrava un attore protagonista che aveva perso la bussola e in un certo senso era così. Nel suo primo film, un thriller danese del 1994, Nightwatch, ha interpretato la guardia di sicurezza di un obitorio che scopre di essere il primo sospettato nel caso di un serial-killer. Questo film l’ha reso famosissimo in Danimarca e per questo ha lasciato la scuola di teatro a cui si era iscritto, convinto di avere già sfondato.

“Avevo questa certezza innocente che essendo il protagonista in un film di successo, il telefono non avrebbe smesso di suonare e  invece non è successo niente, io ero tipo ‘Merda.’”

“Ma ho imparato qualcosa sull’essere famoso: sarà interessante vedere come la gestiranno gli attori più giovani di GoT; comunque per 5-10 anni qualunque cosa facessi in Danimarca ero il tizio di Nightwatch. Da giovane mi dava un fastidio assurdo, pensavo ‘Non mettetemi in questa scatola. Non sono il tipo di Nightwatch.’ Ovviamente succederà anche con Game of Thrones. Tutto il concetto di fama è un guscio completamente vuoto fatto di forze esterne, non ha niente a che vedere con te. Non avrà mai niente a che fare con te. Tu starai lì per confermare chissà quale storia che non ha a che fare con te e a meno che non lo tieni a mente, ti farà impazzire.” 

Questo è un buon momento per notare che nel 1999, Coster-Waldau ha recitato in Misery Harbor, un adattamento delle prime storie semi-autobiografiche del romanziere danese-norvegese del XIX ° secolo, Aksel Sandemose, la cui eredità nella cultura danese è il concetto di janteloven. Questo codice etico di dieci punti sottolinea l’importanza della comunità rispetto all’individuo ed è presumibilmente la ragione per cui i danesi sono (ancora una volta, presumibilmente) le persone più felici in Europa, nonostante siano tra le persone più tassate da questa parte della Svezia. La prima regola di janteloven è che non devi pensare di essere qualcosa di speciale. La settima regola è che non devi pensare di essere bravo in niente.

Questo è da qualche parte nella composizione psicologica di Nikolaj, almeno così dice, insieme a qualsiasi altra cosa con cui sei programmato quando cresci in una società estremamente ben organizzata popolata da ex vichinghi. Questo a quanto pare ti rende il tipo di persona che ti dirà educatamente che deve alzarsi e fare la pipì, e se non lo senti dire a causa di un rumore di sottofondo di ascia e passare alla tua prossima domanda, siederà lì per un minuto intero e risponderà alla tua domanda prima di alzarsi e dire, con più fermezza: “Devo andare a fare pipì”, e solo allora andrà a fare pipì.

È anche molto educato ma fermo, quando continuo a chiedergli cosa potrebbe riservare l’ultima stagione a Jaime: “Non posso dirti niente a riguardo,” dice sorridendo, poi dopo un attimo: “Si fa ricrescere il braccio. Il braccio gli ricresce.”

Finalmente, penso. Credo che i fan aspettassero questo momento.

“Sì. Ricresce, ma non nel modo in cui credi.”

È tipo un tentacolo?

“È un artiglio. Esce come un artiglio. No, è una zampa.”

Forse questo non è vero. Ma una resa dei conti per Jaime Lannister sembra inevitabile. Quando vediamo per la prima volta Jaime all’inizio della serie, sta facendo a pezzi la janteloven credendosi estremamente speciale e bravo in molte cose; alla fine della penultima stagione dello show, sembra finalmente riconsiderare la sua devozione a vita per la Cersei di Lena Headey, che è sia sua sorella che la madre dei suoi figli, tutti morti violentemente. Ha sofferto molto a causa sua, e ha inflitto grande sofferenza ai suoi ordini.

Un Lannister paga sempre i suoi debiti; resta da vedere come.

La relazione tra Jaime e Cersei – se è la parola giusta, dal momento che scopriamo a un certo punto che è l’unica donna con cui sia mai stato – è una delle relazioni televisive più pazze di sempre, ma Lena e Nikolaj l’hanno sempre intrisa di improbabile tenerezza. Nikolaj dice che è perché non ha mai visto il desiderio di Jaime per Cersei come insolito tranne che per i suoi tabù particolari..

“Penso che molte persone siano state attratte almeno una volta da qualcuno che era meglio evitare,” dice. “Non tua sorella, ma qualcuno di cui non dovresti innamorarti davvero. Come la fidanzata del tuo migliore amico. È una delle poche vere storie d’amore in Game of Thrones: Jaime è dedicato a questa donna. “

Il Lannister più facile per cui tifare è Tyrion, che sconfigge una vita di crudeltà interiorizzate, evoca riserve di coraggio non ancora scoperte e pronuncia le migliori battute dello show come sorsate di raffinato rosso Dorniano.

Il cervello-galassia Lannister per cui tifare è Cersei, l’unica persona in Game of Thrones che sembra davvero qualificata per gestire un regno. Ma il Jaime di Coster-Waldau è il Lannister più riconoscibile, il Lannister che continua a tornare su precedenti decisioni sbagliate, il Lannister che sta solo cercando di trovare una via attraverso una vita di indegnità, il Lannister che vive con la consapevolezza che tutto ciò in cui ha creduto lo ha deluso. Inseriscono le citazioni di Tyrion sulle magliette perché è divertente immaginare di diventare i nostri migliori noi stessi; l’unica citazione di Jaime Lannister che qualcuno ricorda è “Non ci sono uomini come me – solo io”, che viene letto da alcuni alla Wolverine, mi ha sempre colpito profondamente.

La cosa più adulta di Game of Thrones non è quanto sia cruento o volgare lo spettacolo; è il fatto che si tratta di una serie fantasy-eroica i cui eroi a volte non possono fare altro che trovare un modo onorevole di giocare le carte schifose che gli vengono distribuite.

“Non ha avuto molto successo e gioie nella vita. Tutto ciò che tocca si rompe.”

Gli è piaciuto il momento, qualche anno fa, quando Jaime trova il coraggio di dire a sua figlia che è suo padre. Un vero passo per lui, come attore. Naturalmente, pochi secondi dopo muore, avvelenata da uno dei nemici di Cersei, perché dimenticalo, Jaime, è Westeros. Se c’è una cosa che è stata frustrante per le ultime stagioni di GoT, è che la pressione di concludere decine di trame in modo accattivante e soddisfacente non ha sempre lasciato ai personaggi molto spazio per essere introspettivi su transizioni di vita apparentemente importanti come il fatto che muoiono tutti i loro figli.

“Ho fatto impazzire gli sceneggiatori proprio per questo,” Nikolaj sorride. “So che è nella natura dello show saltare da una storia all’altra, ma Jaime e Cersei non potevano parlare del fatto che il loro ultimo figlio è morto e adesso Cersei sarà regina? Succedono così tante cose nel mezzo, bisogna connettere questi puntini come attore e a volte richiede dei grandi salti. Ci sono un sacco di ponti da costruire nella propria mente.”

“Adesso David e Dan avranno imparato che gli attori possono essere emotivi. Ma ovviamente io mi concentro solo su Jaime. Loro si devono concentrare su centinaia di attori. Io ho il lusso di concentrarmi solo su un personaggio. Vorrei che si sedessero e ne parlassero.”

Quando Nikolaj è andato a fare il primo provino per GoT, Benioff e Weiss non potevano dirgli tutto quello che avevano in mente per Jaime, in particolare una volta che lo show ha superato i libri. Gli hanno detto abbastanza, gli hanno detto che avrebbe perso la mano e quindi anche la sua identità di spadaccino in un incontro con dei malviventi nella foresta. Nikolaj non si è lasciato disgustare dal fatto che avrebbe interpretato il personaggio che alla fine del pilot della serie spinge un bambino fuori da una finestra perché ha visto lui e Cersei. Gli è piaciuta la battuta di Jaime in quel momento: “Le cose che faccio per amore.” Il modo in cui la battuta strideva con l’azione. Adora quella contraddizione. È ciò che lo affascina delle persone.

“È molto raro incontrare qualcuno che, al 100%, fa quello che dice di voler fare. Ognuno ha opinioni su tutto, ma pochissimi possono effettivamente vivere secondo gli ideali di cui parlano agli altri. In questo momento stiamo attraversando un periodo in cui la gente incasina tutto e io non sto parlando di comportamenti criminali, solo di gente idiota. Non c’è perdono. Hai passato il limite, amico.

“Abbiamo avuto anche questo a casa. C’è una canzone che viene dal 1800-qualcosa. È una canzone bellissima. Sto traducendo “La canzone danese è una giovane ragazza bionda”.

All’improvviso qualcuno si è offeso perché non era giovane e non era bionda. Fai tipo, cosa? Per me, comunque, forse è perché sono vecchio e sono insensibile, ma penso che c’è un punto in cui puoi scegliere se offenderti o no. Puoi scegliere di non essere offeso. Perché se non lo facciamo, se dobbiamo costantemente censurarci a vicenda, allora è un futuro spaventoso. “

Questa conversazione è probabilmente un’ammonizione sul caffè a base di funghi.

Cambio argomento. Parliamo un po’ del lavoro, di cosa vorrà fare dopo. Non è eccessivamente preoccupato di trovare qualcosa di decisivo e gestuale per lasciarsi Jaime alle spalle, una sorta di trasformazione per far vedere che può essere anche altro. Per quello che vale, se vi interessa vedere Nikolaj fare un 180 totalmente credibile, lontano da tutto ciò che è drago-adiacente, potete vederlo in Shot Caller del 2017, dove è un fratello bianco che va in prigione dopo un DUI si schianta e si innalza tra le fila di una temibile banda di suprematisti bianchi.

Ma non è questo il punto. Non devi pensare di essere qualcosa di speciale.

Nikolaj ha già girato un film da quando GoT è finito, e non appena avrà finito, prenderà una macchina all’aeroporto e volerà in Danimarca per farne un altro. Non sta lavorando così duramente perché vuole lasciarsi Jaime Lannister alle spalle. Sta lavorando duramente perché così potrà prendersi l’estate per la prima volta dopo tanto tempo e passarlo con sua moglie e le sue due figlie, che sono cresciute velocemente mentre era fuori a combattere per il trono di un regno immaginario. Il lavoro è una cosa che fai per amore. Non c’è niente di strano in ciò, per come la vede lui.

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Fonte: Men’s Health
Traduzione: Mariarosaria M.
Editing: Aranel/Mariacristina M.

Aranel

Graphic & Concept Designer, Illustrator and Cartoonist. But most of all, Art Lover. Daughter of the North. Nerd, and proud.

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