Emilia Clarke: “Lasciare Game of Thrones è stato come slacciarsi un reggiseno”

Anche la madre dei draghi si ammala.

Qualche giorno dopo gli Oscar, un’Emilia Clarke raffreddata ha raccontato ad Harper’s Bazaar che si stava riprendendo dall’influenza. A quanto pare, andare alla cerimonia e poi alla festa privata di Beyoncè non ha aiutato. (“Praticamente le ho pianto davanti”, è quello che rivela dell’esperienza.)

Ma cosa importa stare poco bene per una notte, sul tappeto rosso, dopo aver passato mesi a girare scene di battaglia nella fredda Irlanda del Nord, nelle condizioni peggiori? Se la Khaleesi è riuscita ad arrivare viva a Grande Inverno, allora Emilia Clarke può sopravvivere alla notte più importante di Hollywood, nonostante l’influenza.

Emilia ha interpretato la regina Daenerys Targaryen per quasi dieci anni, e l’abbiamo vista camminare attraverso il fuoco senza bruciarsi, divorare il cuore di un cavallo e volare in sella ad un drago.

Ma nell’ottava e ultima stagione del colosso fantasy, che andrà in onda dal 14 Aprile, Dany si trova spaesata: è a Grande Inverno con gli Stark, sull’orlo di una guerra con i non-morti.

“Proprio quando inizia a sentirsi eccessivamente sicura di sé, iniziano ad accadere un sacco di cose,” racconta Emilia a Bazaar.com, parlando dell’arrivo di Dany al Nord e del suo primo incontro con Sansa Stark (Sophie Turner), che abbiamo visto nei primi teaser

La notizia che Emilia Clarke avrebbe interpretato l’erede al trono dai capelli d’argento è del 2010. Da allora, l’attrice è cresciuta molto; lei stessa definisce l’Emilia della prima stagione e quella dell’ottava “due donne incredibilmente diverse”.

Lasciandosi pian piano il Trono alle spalle, ha trovato il tempo per altri progetti, come la commedia natalizia “Last Christmas” (di cui Emma Thompson è co-sceneggiatrice), in cui recita con Henry Golding. È già apparsa sul grande schermo in “Solo: A Star Wars Story” (2018), “Io Prima di Te” (2016) e “Terminator Genisys” (2014).

La Clarke ha ottenuto anche un ruolo interessante nel mondo della cosmesi, come volto della fragranza “The Only One” di Dolce & Gabbana. Nelle pubblicità, è un’affascinante cantante italiana a Roma che si mette a cantare durante le cene – davvero distante dalla Khaleesi.

In ogni caso, nulla di tutto questo è paragonabile all’esperienza vissuta con Game of Thrones.

“La serie è probabilmente la cosa più difficile che girerò mai in vita mia, perché richiede un grande sforzo fisico e indossi un corsetto! Nei posti in cui giriamo il tempo è assurdo, e le ore lunghissime, verso la fine c’è molta tensione tra i personaggi. C’è così tanta tensione nella stanza, e tu devi concentrarti un sacco. È faticoso.”

Dopo una lunga giornata sul set, Emilia si prende cura di sé con il metodo più efficace per il relax: “Togliersi quell’accidenti di reggiseno e mettersi in pigiama”. Un altro suo punto fermo è rimuovere il trucco (“A fine giornata ne hai tanto sul viso”), poi lavare il viso e mettere la crema idratante, ogni notte. E una volta che è in pigiama, con accanto una borsa dell’acqua calda, non ce n’è per nessuno.

La fine del viaggio di Game of Thrones per Emilia è arrivata in un modo simile.

“Penso che finire la serie sia stata la liberazione più grande. È stato un metaforico slacciarsi il reggiseno, però dopo 10 anni.”

In quest’intervista, Emilia Clarke parla con Bazaar.com della nuova fragranza Dolce & Gabbana, dell’addio a Daenerys e dell’uguaglianza di genere.

Sei il volto della fragranza “The Only One”, di Dolce & Gabbana. Qual è la tua esperienza con questo profumo?

Sai che ci sono quelle fragranze pesanti e che sanno un po’ di vecchio? Ecco, questa è proprio l’opposto. È molto leggera, fresca, ma ha anche delle note davvero sensuali. Mi ricordo che quando ero bambina, io e le mie amiche ci spruzzavamo addosso profumi da ragazzi, perché pensavamo che fossero fantastici. Naturalmente ne siamo attratte, i nostri ormoni impazziscono. Però questa ha delle note di bergamotto che la rendono molto sensuale, e al contempo delle note più leggere che la rendono fresca. 

Che ruolo ha il profumo nella tua routine quotidiana?

Ho questo rituale: esco dalla doccia, crema idratante dappertutto, e poi mi spruzzo qualcosa di buono, così mi sento rigenerata. Ti senti come se avessi aggiunto un po’ di te stessa…a te stessa. [Emilia inala meno cose strane] Sai quando ti dicono, “Oddio, ho sentito il tuo profumo in metropolitana l’altro giorno”? Mi piace. Mi piace avere un profumo riconoscibile, che la gente ricollega a me.

Rimanendo sul tema bellezza, per l’ultima stagione di Game of Thrones sei passata dai tuoi capelli castani a dei capelli biondissimi, e ora sei di nuovo castana, e sfoggi un taglio liscio e corto. Parlaci delle trasformazioni dei tuoi capelli durante l’ultimo anno.

Mi sono fatta bionda e ne ero entusiasta. Mi sono detta, “Sì! Nuovo inizio.” Con i capelli ossigenati non hai bisogno di accessori; cammini per strada con un accessorio permanente sulla testa. È stato divertente finché è durato, ma i miei capelli sono stati tinti fino all’estremo in quella fase, e dopo un po’ credo di aver pensato di averli sfoggiati abbastanza. Quando sono tornata castana, devo essermi guardata allo specchio e aver pensato, “Questa ragazza? Mi sono allontanata da lei, è una persona diversa da chi sono ora.” Ma ora i miei capelli sono molto più sani e mi sento un po’ più io, una versione di me molto più felice di prima di tingere i capelli.

In che modo mantieni i capelli tinti sani?

Non mettetevi schifezze sui capelli, letteralmente. Ci sono così tante scelte per idratanti, balsami, maschere per i capelli e tutta quella roba, ma dico davvero, non mettetevi schifezze sui capelli e cercate di non usare troppo la piastra o l’arricciacapelli. Lasciateli in pace.

Com’è stato girare la tua ultima scena in Game of Thrones? Hai pianto subito o hai festeggiato e stappato lo champagne?

Ho iniziato a fare un breve discorso, non perché sia un’attrice presuntuosa, ma perché ogni volta che qualcuno diceva addio al suo personaggio, David [Benioff] e Dan [Weiss], gli autori, gli davano un regalo e tutta la troupe si raccoglieva intorno all’attore, tutti smettevano di lavorare per farti dire qualche parola ed era davvero bello. Io ho detto tre parole prima di iniziare a piangere a dirotto. Ti trattieni, ti trattieni, ti trattieni e poi io invece scoppio a piangere come una vera cretina. Poi abbiamo stappato lo champagne, ma solo allora mi sono resa conto che l’alcol è un depressivo! Quindi non è stato proprio uno champagne festivo, ma più del tipo, [finge di piangere] “Ce l’abbiamo fatta! Siamo arrivati alla fine!”

Dai teaser, abbiamo visto che Sansa incontra Daenerys e vede Drogon volare sopra Grande Inverno, due giustapposizioni che non abbiamo mai visto. Com’è stato per te portare Dany in questa terra straniera e incontrare gli Stark nella scena d’apertura?

È davvero surreale. Ovviamente bisogna considerare anche quello che prova il personaggio, perché è una situazione nuova, è strana e stai arrivando nel territorio di qualcun altro. Lì ci sono un sacco di attori che si conoscono benissimo, che dicono, “Questa è casa nostra.” Poi arrivi tu e pensi, “Ho sempre visto questo luogo in TV; non sono mai stata qui.” 

Ma devo ammettere che per quanto riguarda il personaggio, ho davvero provato quelle emozioni. Le ho provate in tutti quei momenti di cui la serie è piena. Ho provato le sue emozioni. Mi sono detta, “Sì! Ci siamo! Siamo dentro, stiamo parlando con Sansa, siamo così vicine alla meta.” È stato fantastico. Incredibilmente esaltante.

Com’è stato condividere la scena con Sophie Turner per la prima volta?

È stato bello. È una mia cara amica, quindi è stato molto divertente, abbiamo fatto le sciocche, e poi ci siamo rese conto, “Oh! Lo stiamo facendo davvero, stiamo avendo un dialogo tra attrici,” invece di essere solo io e Sophie. Ho incontrato persone nuove in tutte quelle scene, quindi ogni giorno è stato come una piccola festa.

Daenerys indossa un nuovo completo con la pelliccia rossa, molto diverso da quello che ha indossato nelle stagioni precedenti, abiti con placche metalliche o vestiti ampi e morbidi. Cosa ci puoi dire di quello che indossa in questa stagione?

La nostra incredibile costumista, Michele Clapton, prende il viaggio di ogni singolo personaggio e lo riporta nei suoi abiti. Ogni cosa che ho indossato era legato alla scena in cui ero e al luogo in cui il mio personaggio era in quel momento. In questa stagione c’è un vero filo conduttore, un arco narrativo, e credo che i fan, quelli davvero devoti alla serie, capiranno cosa sta succedendo in base agli abiti che indossiamo. Raccontano una vera e propria storia.

È divertente che parli dei fan, perché sembra che qualsiasi esca venga data loro, ci trovino sempre qualcosa, un indizio. Qual è stato l’incontro più folle che hai avuto con un fan?

Me lo chiedono spesso e vorrei poter dire, “Una volta questo tizio mi ha dato un cavallo e si è inginocchiato, mi ha dato una spada e mi ha portata via, nel suo cazzo di parco a tema sui draghi,” e non succede mai. Di solito le persone sono molto timide, un po’ ritirate, molto dolci, sopraffatte dall’emozione. Adoro quando mi dicono, “Sei una tosta.” Adoro quando delle ragazze mi dicono, “Puoi farcela!”, ma non mi capitano delle pazze. Se lo sono, lo tengono ben nascosto.

Qual è la lezione più importante che hai imparato dalla tua esperienza nella serie?

Sei molto brava a ricordarti le battute [ride]. O cielo, ho imparato che sono davvero fortunata ad avere la serie. Ho sicuramente imparato che le persone con cui lavori possono diventare una famiglia e un enorme sostegno, e che quando hai bisogno puoi appoggiarti a loro. È una caratteristica molto rara che la nostra serie ha avuto, di solito non si passa così tanto tempo con la gente, a lavoro. Ma soprattutto, ho imparato a fidarmi di me stessa e ad accettare i complimenti quando le cose vanno bene, cosa non mi riesce molto. Isolati da “merda.fm”, come chiamo tutte le scemenze che ogni tanto ti dice il cervello, prova a rilassarti e a divertirti.

In onore del Mese della Storia delle Donne, nel 2017 hai scritto un saggio per la festa della donna, che parlava di crescere da femminista con una visione molto chiara dell’uguaglianza in casa, e del desiderio di vederla riflessa nel mondo. Due anni dopo, credi che il panorama internazionale sia cambiato e rifletta la tua visione?

Credo che ci vorranno uno sforzo immenso e tantissimo tempo perché la società abbracci appieno quella visione, ma ci stiamo muovendo nella giusta direzione. Penso che l’ago della bilancia si stia muovendo un pochino di più ogni giorno, e ogni passo aiuta. Se riuscissimo a mostrare alle bambine e ai bambini il valore delle loro menti, il valore delle interazioni umane, allora potremmo offrire alla gente crescita personale. Se riuscissimo a spostare il punto focale della discussione dall’estetica a qualcosa di molto più duraturo e affidabile, come i nostri pensieri, le nostre menti, i nostri contatti, i nostri mondi e le nostre azioni, allora credo che saremmo in ottima forma. Dobbiamo avere speranza.

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Fonte: Harper Bazaar

Traduzione: Alessandra P.
Editing: Aranel/Mariacristina M.

Aranel

Graphic & Concept Designer, Illustrator and Cartoonist. But most of all, Art Lover. Daughter of the North. Nerd, and proud.

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